Il gin è uno degli spiriti più amati e versatili al mondo, ma la sua storia è ricca di curiosità, trasformazioni e aneddoti che ne raccontano l’evoluzione da semplice distillato a vero e proprio simbolo di eleganza e artigianalità. Scopriamo insieme le origini del gin, il suo percorso attraverso i secoli e come è diventato l’ingrediente indispensabile di cocktail iconici.
Le origini: dal ginepro alla medicina
Il gin ha radici antiche che risalgono al Medioevo. La sua nascita è legata all’utilizzo del ginepro, la bacca che conferisce al gin il suo aroma caratteristico. Originariamente, distillati a base di erbe e bacche venivano creati per scopi medicinali, soprattutto nei monasteri europei, dove si cercava di sfruttare le proprietà terapeutiche delle piante.
Il primo antenato diretto del gin è il juniper spirit, una bevanda alcolica aromatizzata con bacche di ginepro prodotta nei Paesi Bassi nel XVII secolo. Fu lì che nacque il Genever, il precursore del gin moderno, utilizzato anche come medicinale.
L’ascesa inglese: il “Dutch courage” e la “Gin Craze”
Il gin arrivò in Inghilterra nel XVII secolo, portato soprattutto dagli olandesi e dal commercio. Grazie alla facilità di produzione e al costo contenuto, divenne rapidamente popolare, soprattutto tra le classi meno abbienti. Durante la Guerra dei Trent’anni, i soldati britannici bevevano gin prima delle battaglie per trovare coraggio, da qui il soprannome “Dutch courage”.
Tuttavia, questa diffusione incontrollata portò a un periodo noto come la “Gin Craze” nella prima metà del XVIII secolo, quando il gin veniva consumato in modo eccessivo, causando gravi problemi sociali. Le autorità britanniche intervennero con leggi restrittive per controllarne la produzione e la vendita, ma il gin rimase profondamente radicato nella cultura inglese.
La raffinazione e la nascita del gin moderno
Nel XIX secolo, il gin subì una vera rivoluzione grazie all’introduzione della distillazione a colonna, che permise di ottenere un distillato più puro e delicato. I produttori iniziarono a sperimentare con diverse botaniche, dando vita a una gamma più ampia di sapori.
In questo periodo nacque il famoso London Dry Gin, caratterizzato da un gusto secco e pulito, che ben si prestava a essere miscelato nei cocktail. Il gin divenne l’ingrediente principale di molte ricette classiche come il Martini, il Negroni e il Gin Tonic.
Il gin oggi: artigianalità e innovazione
Oggi il gin vive una nuova età dell’oro. La sua produzione è tornata a essere un’arte, con distillerie artigianali che valorizzano botaniche locali e processi creativi. Dal classico London Dry ai gin più aromatici e sperimentali, il mondo del gin offre infinite possibilità di gusto.
Non solo protagonista dei cocktail, il gin è anche simbolo di socialità, scoperta e tradizione. Ogni sorso racconta una storia fatta di botaniche, passione e innovazione.